Alberto Selmi racconta l’evoluzione di Laminam, da leader nel settore delle grandi superfici ceramiche a modello di innovazione e sostenibilità, con una forte espansione internazionale.
L’ottimismo è l’anima degli imprenditori, ma tra crisi geopolitiche, guerre e recessioni, non è facile restare calmi e indifferenti. Eppure, è la straordinaria resilienza delle aziende del made in Italy a rappresentare il vero sostegno alla fiducia sulla ripresa dell’economia italiana: per capirne le ragioni, basta un viaggio nel distretto modenese della ceramica, il più grande e importante distretto delle piastrelle a livello mondiale. “In questo distretto industriale – conferma Alberto Selmi, amministratore delegato del gruppo Laminam di Fiorano Modenese – continua ad esistere un rapporto virtuoso tra imprese ceramiche, produttori di tecnologia e filiera dell’indotto: siamo un sistema che continua a offrire grandi opportunità di crescita per chi sa coglierle”.
Nel caso della Laminam, società nata nel 2019 da uno spin off di un gruppo industriale modenese e oggi leader nel mercato globale delle grandi lastre ceramiche, il radicamento sul territorio ha creato non solo cultura e valore d’impresa, ma anche le condizioni per replicare la strategia di crescita a livello internazionale: in pochi anni, la Laminam e’ passata da produttore di grandi piastrelle a gruppo leader nel mercato globale delle maxi lastre ceramiche, un settore che spazia dall’edilizia industriale al mondo del design e dell’arredamento. “Oggi operiamo su entrambi i mercati – spiega Selmi, manager e azionista del gruppo insieme al Fondo di private equity Alfa – e questo ci permette di crescere anche in presenza di una frenata degli investimenti su un particolare settore: I conti dell’azienda sono solidi e le prospettive positive, pur in presenza di grandi incertezze”.
Quali sono i frutti di scelte strategiche oculate
Con un fatturato di Gruppo di oltre 230 milioni di euro, una redditività solida e un incremento, negli ultimi tre anni, del 35% dei dipendenti (ora a quota 860), Laminam ha scelto di illustrare le sue prestazioni non solo nel bilancio di esercizio, ma anche nel Bilancio di Sostenibilità, raccogliendo i frutti di scelte strategiche oculate, di investimenti realizzati e scegliendo di potenziarli in prospettiva futura, concentrandosi su internazionalizzazione, digitalizzazione, risorse umane e innovazione sostenibile.
“I nostri investimenti – dichiara Alberto Selmi – vanno da sempre nella direzione di migliorare, giorno dopo giorno, prodotti e processi. Crediamo che questa sia l’unica via concreta per garantire uno sviluppo sostenibile alle generazioni future”.
Il percorso della Laminam per diventare una vera multinazionale tascabile è stato impressionante. Grazie alla lungimiranza del suo fondatore (ora uscito dall’azienda), Laminam è stata la prima azienda ad industrializzare il processo delle lastre ceramiche di ampie dimensioni, portando la ceramica in segmenti applicativi non convenzionali attraverso tecnologie all’avanguardia e uniche al mondo. Del gruppo fanno oggi parte le controllate Laminam Rus, Laminam USA Inc., Laminam China, Laminam Service e una rete di imprese estere acquisite negli ultimi anni. Spiccano nel 2022 la costituzione di Laminam Benelux BV (centro di distribuzione per le superfici) e l’acquisizione di Interstone Poland.
Laminam oggi
Oggi Laminam può contare su tre stabilimenti produttivi, un’azienda di servizi in Italia e undici filiali commerciali a cui si aggiungono magazzini e poli logistici nelle principali aree geografiche, numerosi flagship store e una rete di distributori in tutto il mondo. “Due i progetti chiave avviati negli ambiti del Product Information Management (PIM) e del Digital go-to-market – spiega Selmi – fra i quali la piattaforma e-commerce “Click-n Cut”, che permette ai marmisti di visionare in tempo reale le disponibilità di prodotto presso i depositi Laminam, inoltrando gli ordini in totale autonomia”. L’azienda, confessa Selmi, sta per mettere ora a segno una nuova acquisizione internazionale: “abbiamo firmato un memorandum of understanding per acquisire un distributore su un importante mercato europeo, e spero di poter annunciare presto l’operazione”.
Welfare aziendale come elemento strategico
Lo “human factor” e’ per Laminam un elemento chiave dello sviluppo. L’azienda crede molto nell’attività di recruiting sia in Italia che all’estero, e per promuovere una cultura del benessere a beneficio dei propri dipendenti è nato Laminam Cares, un progetto che raccoglie iniziative di welfare aziendale e attività di prevenzione e tutela della salute. In azienda più di 9 contratti su 10 sono a tempo indeterminato; 8 dipendenti su 10 hanno meno di 50 anni e il 36% è rappresentato da donne, inoltre, nel 2022 si sono contate oltre 9.000 ore di formazione erogate e zero infortuni gravi sul lavoro.
Le prospettive, investimenti e sostenibilità
La sostenibilità e l’eco compatibilità della produzione e dei prodotti sono cardini della strategia di gruppo. “Tra questi – spiega il manager-imprenditore- c’è stato il rinnovo e l’ampliamento del parco fotovoltaico di Fiorano, grazie a cui Laminam è in grado di sostenere, nelle ore diurne, il fabbisogno energetico dei suoi 3 forni ibridi (gas ed elettrico) parzialmente con energia solare. Abbiamo già realizzato nel corso del 2024 un impianto fotovoltaico a Borgotaro (Italia) insieme a due progetti di trigenerazione. Laminam prosegue nel percorso di studi sul processo di cattura CO2, fiera del sofisticato impianto installato che le permette di abbattere in maniera decisa le emissioni”.
“L’obiettivo – conclude Selmi – rimane quello di essere il brand leader mondiale nella produzione di grandi superfici ceramiche, cogliendo tutte le opportunità che questo nuovo mercato offre”.